Casa Bicocchi e la Mostra dei Guerrieri

Il comune di Pomarance è in provincia di Pisa e fa parte dell’Unione Montana Alta Valle di Cecina. Cittadina dalla storia importante, la sua fondazione è attestata fin dal tempo degli Etruschi, per poi divenire centro romano prima, e medievale poi, anche di notevole importanza, grazie al periodo di splendore dell’intera regione Toscana.

Ricca di punti di interesse con architetture religiose di pregevole fattura, tra cui spiccano l’Eremo di San Michele alle Formiche e le varie Chiese sparse nelle frazioni circostanti, anche le architetture civili denotano una vena artistica molto pregnante della piccola cittadina. Tra queste spiccano i due teatri del comune, il Teatro de Larderel e il Teatro dei Coraggiosi.

Decisamente importante è anche la Casa Bicocchi, risalente al XIX secolo. La famiglia Bicocchi era una famiglia della ricca borghesia toscana, di professione magistrati, erano originari e residenti proprio nel comune di Pomarance, dove fecero costruire la propria abitazione, per vivere una vita agiata e nel lusso. Diviene di proprietà del comune di Pomarance nel 1980, dopo l’acquisto effettuato dagli eredi della famiglia.

La Casa Bicocchi è l’emblema della vita borghese del secolo diciannove. Essa è perfettamente conservata, così come il ricco arredamento al suo interno, impreziosito dai soffitti decorati e dalle sfarzose suppellettili. L’arredamento altamente nobiliare, la raffinatezza delle decorazioni, l’impiego di tessuti e carte da parati francesi sottolineano l’enorme ricchezza di una famiglia, la famiglia Bicocchi, che ricopriva incarichi di rilievo e di ogni mansione su tutto il terreno comunale di Pomarance: dall’amministrazione comunale, all’industria del vetro, alle enormi proprietà terriere.

Come ogni casa nobiliare che si rispetti, per di più se è restata inabitata per lunghi periodi, porta con sè un velo di mistero e di ultra-terreno. Presenze eteree? Suggestione?
Fatto sta che molti visitatori, dopo aver completato un tour all’interno di Casa Bicocchi, hanno affermato di aver sentito, provenienti dai locali più interni della casa, dei lamenti e dei rumori. Tali rumori provengono, stando a quanto raccontano i visitatori, dalla sala rossa della casa, così da diffondere velocemente la leggenda della presenza del fantasma di Casa Bicocchi che popola gli ambienti della maestosa dimora. Ad alimentare questa leggenda c’è anche il racconto di un ospite di un Hotel in Toscana che afferma di aver sentito, in piena notte, una melodia eseguita al pianoforte proveniente proprio da Casa Bicocchi.

Leggende a parte, la casa è stata adibita a museo dall’amministrazione comunale, che ha allestito i locali del piano terra e del primo piano nobiliare.

Come detto in precedenza, il comune di Pomarance ha radici ben salde nella storia. I primi momenti di vita sono attestati addirittura nel paleolitico. Queste notizie ci giungono grazie alla mostra permanente di Casa Bicocchi, allestita all’interno degli storici e sfarzosi saloni di Palazzo Ricci. La mostra è dedicata ai Guerrieri e agli Artigiani, di cui, storicamente, la cittadina di Pomarance era ricca. Infatti la maggioranza della popolazione era divisa tra guerrieri ed artigiani, fin dai tempi più antichi. La mostra permanente si estende nelle sei sfarzose sale di Palazzo Ricci e guida il visitatore ad un percorso cronologico che parte dall’età del Paleolitico fino ad arrivare al periodo del Rinascimento. In questo modo, il visitatore si trova immerso nell’incredibile stria di una cittadina di piccole dimensioni, ma che ha avuto sempre una valenza fondamentale durante il corso della storia, grazie alla sua posizione strategica e alla possibilità di reperire facilmente materie prime per la costruzione di armi.

Muovendosi tra le teche della mostra dei Guerrieri e degli Artigiani, si possono notare delle pregevoli vesti e dei raffinati manufatti che spiegano come, i cittadini di Pomarance, siano molto legati a costumi, usanze e tradizioni che sono radicate fin dall’alba dei tempi e che si sono tramandate negli anni, restando vive nell’immaginario comune. Non solo usanze e tradizioni, ma sono in esposizione una grande quantità di reperti di grande pregio stilistico.

Un esempio è il Ciottolo di Lustignano, un’opera magnifica risalente alle frequentazioni preistoriche della Toscana, su di esso è incisa una delle prime raffigurazioni fatte su di un manufatto, da parte di un uomo. Sul Ciottolo di Lustignano, ritrovato in una necropoli nei luoghi circostanti, campeggia l’immagine di un bisonte, probabilmente il lavoro fu eseguito, forse per celebrare una ricca battuta di caccia: cacciare un bisonte, garantiva una enorme quantità di cibo e di pelli per tutta la comunità.

Altro prezzo pregiato è presente nella sala numero 2 del museo: la Stele Etrusca di Pomarance. Risalente al VI secolo Avanti Cristo, la stele campeggia nella sala, affiancata da teche contenenti un gran numero di armi e oggetti. La stele, di rinomata importanza nei ritrovamenti del mondo etrusco, reca, incisa, la figura di un uomo armato di un lungo coltello, la machaira. Secondo alcuni studiosi, date le dimensioni del coltello, l’uomo rappresentato è un guerriero, secondo un altro filone di pensiero, vi è rappresentato un sacerdote che impugna uno strumento sacrificale, la machaira per l’appunto. Nella sala numero 4 sono contenuti reperti di origine romana, tra cui una pregevole statuetta raffigurante Giove Silvano e un’epigrafe romana, risalente al secondo secolo dopo Cristo, del Cavaliere Romano Marius Montanus. Le altre sale sono occupate da una rappresentazione video sulla storia della Rocca Sillana e sul complesso termale di origine Etrusco-Romano rinvenuto a pochi chilometri da Pomarance, precisamente in località Bagno, nel comune di Sasso Pisano.